Riscoprire le emozioni e continuare a sognare con Vinpeel degli orizzonti di Peppe Millanta

vinpeel degli orizzonti neoQualche giorno fa vicino al mare ho trovato una conchiglia e, portandola a un orecchio, questa conchiglia mi ha raccontato una storia… la mia storia. Questa conchiglia è Vinpeel degli orizzonti di Peppe Millanta. E sì, credo proprio che di questo sia capace Vinpeel degli orizzonti: ovvero raccontare a ognuno di noi la propria storia, che si cela nel nostro cuore, così come ogni conchiglia accoglie dentro di sé la storia del mare dal quale proviene. Ognuno, leggendo questo libro, troverà certamente anche la sua di storia. A patto di saperla ascoltare.

Suo padre diceva che ogni conchiglia, quando viene tirata fuori dall’acqua, trascina con sé anche il rumore del mare che sta lasciando. Basta una piccola goccia e la conchiglia continuerà a raccontare di quel mare per sempre.
[…]
Ogni giorno del mondo aveva il suo mare, e ogni giorno del mare la sua conchiglia, e ogni conchiglia, dentro, aveva la sua storia

Qui, in questo articolo, non analizzerò nel dettaglio Vinpeel degli orizzonti, voglio infatti lasciare intatti tutto lo stupore e le sorprese che la sua lettura riserva ai lettori; scriverò invece della storia mia personale che esso mi ha narrato. Leggere Vinpeel degli orizzonti per me è stato come aver ascoltato una fiaba prima di andare a dormire, mi ha donato la stessa sensazione accogliente mista a meraviglia. Mi sono subito affezionata a Vinpeel, il protagonista, bambino curioso che vuole scoprire il mondo e che desidera tanto essere ascoltato dal padre, Ned Bundy, il quale ogni sera si ritrova a osservare il mare immenso e colleziona conchiglie, sperando di trovare proprio quella che gli narri la sua storia:

Ma quello che ogni sera cercava sulla battigia di fronte casa, era il rumore del mare di una notte che avrebbe voluto rivivere per sempre. Una notte di tanto tempo fa il cui rumore, di certo, era rimasto incastrato in una conchiglia che prima o poi avrebbe trovato.

Leggendo Vinpeel degli orizzonti, fin dalle sue prime pagine, mi sono subita sentita di casa a Dinterbild, in questo piccolo villaggio di un pugno di case e poche anime. Il perché l’ho compreso qualche pagina più in là. Dinterbild è il luogo dove non si sogna più e dove la speranza non è altro che un puntino di luce lontano, molto lontano, che pare quasi irraggiungibile. A Dinterbild si giunge, o meglio, ci si scivola senza accorgersene attraverso la propria tristezza, «quando si vuole dimenticare anziché soffrire» e quando si decide di «dimenticare che si può essere felice»:

«Qui a Dinterbild è dove si finisce quando qualcosa inceppa le nostre vite…»
«Inceppa?»
«A volte le vite dei grandi si inceppano, Vinpeel. Anche quelle che andavano una meraviglia possono incepparsi da un momento all’altro. E il più delle volte non si riesce a farle andare avanti neanche di un metro. Puoi stare lì a spingerle per ore, puoi anche farti aiutare da chi ti vuole bene, ma non si riesce proprio a farle ripartire».
«E perché?»
«Perché capita di perdere l’occasione per essere felici. All’inizio lotti, spingi più che puoi per far ripartire la tua vita, ma il pensiero poi ti torna sempre lì…»
«E non passano altre occasioni?»
«Forse sì. Forse no. Di sicuro non sei capace di vederle. Perché sapere di aver perso la felicità fa male, e ci puoi rimuginare su una vita intera. È impossibile da tollerare. E allora le persone piano piano decidono di seppellire dentro il loro cuore quanto successo, sempre più giù, sempre più in fondo, fino a quando smettono di pensarci e non soffrono più».
«E Dinterbild che c’entra?»
«È dove si arriva quando si decide di seppellire tutto. E dove, alla fine, si dimentica persino quando e perché si è venuti».

Dinterbild non è altro che la mia stessa vita in questo momento. Forse io ho perso il mio attimo e così la mia vita si è inceppata? Credo che ognuno di noi prima o poi si ritroverà a Dinterbild e ciò accadrà quando si cederà alla disillusione e, distratti dal proprio dolore, non si crederà più ai sogni e alla possibilità di essere felice. Siamo capaci di sognare ancora? Crediamo alla felicità? O invece ci troviamo già a Dinterbild?

Ma Vinpeel degli orizzonti insegna che andare via da Dinterbild, fuggire verso l’Altrove, ovvero il mondo là fuori, è tuttavia possibile e, in questo viaggio di ritorno alla vita, è fondamentale la presenza dell’altro, che sappia vederci, ascoltarci, comprenderci e raccontarci la nostra stessa storia. Vinpeel degli orizzonti ci insegna anche a riconoscere, o meglio, a riscoprire le emozioni, come per esempio l’allegria, la paura, la nostalgia, la gioia o lo stupore:

“Stupore”
è quando inciampi su una cosa che non ti aspettavi
e che ti fa perdere l’equilibrio.
Ma che poi ti fa tornare sui tuoi passi altre cento volte per inciampare di nuovo.

E poi c’è il mare, colonna sonora di questo libro, che «quel che il mare prende, il mare rende»; il mare che accoglie quel che abbiamo perso e le nostre tristezze, le nostre inquietudini, i nostri sogni e il mare che ci restituisce, insieme a quella del mondo, anche la nostra stessa storia per ricordarci chi eravamo noi coi nostri sogni prima di ritrovarci a Dinterbild e chi potremmo tornare ad essere.

Leggendo Vinpeel degli orizzonti ho potuto ascoltare la storia di tanti personaggi ma pure la mia e la saggezza di un matto mi ha fatto dono di preziosi insegnamenti, ho compreso che io stessa nella mia vita mi trovo nel villaggio senza sogni di Dinterbild, ma, più di tutto, nel tempo trascorso tra le pagine di Vinpeel degli orizzonti sono riuscita a ritrovare lo stupore, a riassaporare la sorpresa, a sognare con Vinpeel e i suoi amici e, per un attimo forse, a dimenticare pure la mia tristezza e sperare ancora di raggiungere quelle luci al di là del mare, dove sta l’Altrove.

Questo libro racchiude in sé tante sorprese, alcune mi si sono rivelate, altre sono rimaste celate per me (magari grazie a una seconda lettura in un momento della mia vita diverso da questo riuscirò a comprenderle?) perché Vinpeel degli orizzonti è un libro ricco, ma è soprattutto un libro bello e che ha da dire a tutti qualcosa di importante.

Con Vinpeel degli orizzonti Peppe Millanta ci racconta una fiaba meravigliosa che ha la stessa consistenza dei sogni. È un libro intriso di fantasia e poesia, la cui lettura, merito anche della scrittura originalissima dell’autore, è scandita dal mormorio delle onde del mare e procede al ritmo dello stupore e della meraviglia.

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Autore: Peppe Millanta
Titolo: Vinpeel degli orizzonti
Editore: Neo Edizioni
Anno edizione: 2018
Pagine: 246
ISBN: 9788896176566
Prezzo di copertina: € 15,00

3 pensieri riguardo “Riscoprire le emozioni e continuare a sognare con Vinpeel degli orizzonti di Peppe Millanta”

  1. Sei molto brava a rendere le tue letture, ogni volta è un piacere seguire il filo delle tue riflessioni… Hai ragione, a tutti capita prima o poi di trovarsi nel villaggio senza sogni di Dinterbild, incapaci di ritrovare di nuovo l’ottimismo, la fiducia nella vita, e la forza per andare avanti, per rimettersi in gioco… Penso farebbe bene anche a me leggere il libro.

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    1. Credimi, mi ha fatto molto piacere leggere questo tuo commento perché, a mia volta, è anche per me un vero piacere leggere le tue riflessioni: tutte illuminanti, scandagliate nel profondo e che offrono interessanti spunti di riflessione. E sì, questo è un libro che consiglierei certamente di leggere.

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